Ronchi Rò è una tenuta-agriturismo immersa nel verde, tra le ondulate colline del Collio e i suoi boschi lussureggianti, una terra di confine affascinante e fiabesca, famosa per i suoi straordinari vini che, attraverso i vigneti, dipingono una geografia antica e unica al mondo.
L’agriturismo, un casolare in pietra completamente ristrutturato, si sviluppa in questo angolo al confine con la Slovenia, a Dolegna del Collio, a un’ora da Trieste e pochi minuti da Cividale del Friuli. La struttura offre un delizioso ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto a 150 m slm e tanta, tanta natura.
Ronchi Rò è sia punto di partenza che di arrivo per innumerevoli esplorazioni, attraverso una terra di confine dove mare, colline e montagne si fondono all’interno di un unico sguardo. Tanti luoghi da scoprire ed esperienze da provare, consapevoli del calore e del comfort che Ronchi Rò saprà offrire, per dare accoglienza alle emozioni.
La filosofia
Ronchi Rò vuole essere un piccolo universo di esperienze; oltre ad essere un agriturismo, un ristorante e un’azienda vinicola, è il luogo da cui partire per scoprire il territorio, immersi in una tranquillità avvolgente, circondati da bellezza che incanta, quasi in una favola. La volontà dell’azienda è di trasmettere agli ospiti la ricchezza, la storia e le diversità dei luoghi che ospitano l’agriturismo; rendere la visita a Ronchi Rò un’esperienza da ricordare e da voler ripetere. Il tutto attraverso ingredienti fondamentali come cura, passione per il territorio e senso di ospitalità.
“Benvenuti nel Collio e in Friuli Venezia Giulia” e “Come posso aiutarla?” sono le frasi che sentirete al vostro arrivo, un benvenuto da cui traspare la filosofia del luogo e del suo staff: “Vogliamo accompagnare gli ospiti attraverso le esperienze che noi e il nostro territorio offriamo, prenderli per mano e far scoprire loro questa terra straordinaria” racconta Fares Issa, il “manager-chef-ingegnere” siriano che da poco più un anno porta avanti questo progetto, anzi tanti progetti, che costituiscono l’universo di Ronchi Rò.
Familiarità, disponibilità, silenzio, qualità delle materie prime, ricercatezza della cucina, coerenza, bellezza del luogo, confort delle camere, networking e sostegno del territorio, sono le componenti di questo magico quadro. Senza dimenticare Kilt e Mac e la loro palla, i 2 Cocker Spaniel della tenuta, oramai veri padroni di casa, mascotte accoglienti e scodinzolanti dell’agriturismo. Tutto questo è Ronchi Rò.
Il ristorante e la cucina
Il piccolo ristorante, accogliente e caldo, offre ristoro ed esperienze a circa 12 ospiti nella sala interna con cucina a vista, mentre nella bella stagione l’area esterna può ospitare circa 20 coperti. Spesso lo chef accoglie gli ospiti in salotto, davanti al focolare, per un aperitivo o una semplice chiacchiera, prima di passare al ristorante.
La cucina dello Chef trentasettenne è chiara, semplice, pulita, gustosa e sincera, e assolutamente stagionale. Scivola veloce nella tradizione friulana con un guizzo di contemporaneità; gusti netti, ben definiti ma al contempo delicati, un equilibrio indomito di sapori che porta sempre a desiderare un altro boccone senza annoiare mai. Pochi ingredienti, uno stile minimale dove il punto più interessante è la materia prima, poca manipolazione, solo la volontà di accompagnare ed esaltare il prodotto piuttosto che trasformarlo.
Lo Chef Fares Issa
Classe 1984, nato ad Aleppo, Siria. Inizia la sua carriera come giovanissimo addestratore di cavalli e arriva in cucina, per caso, in Francia, a Pau. Giunto in Italia, durante gli studi in ingegneria industriale, ha l’occasione di vivere delle significative esperienze con chef stellati come Marco Bistarelli a Perugia e collaborazioni importanti con Maurizio Serva, patron assieme al fratello Sandro del bistellato La Trota a Rivodutri. Nel frattempo, consegue i tre livelli da sommelier.
Dopo l’apertura e la gestione di un locale a Terni dal nome Cibus Noster (una gastronomia-enoteca molto innovativa per i tempi, caratterizzata da un servizio ibrido tra ristorante, pizzeria, enoteca e street food), i suoi studi scientifici in ingegneria lo portano a dedicarsi con successo all’insegnamento (8 anni alla Chef Academy di Terni). Diverse sono le consulenze relative al cibo focalizzate sullo sviluppo di progetti basati sull’impostazione corretta del food cost e sulla standardizzazione del processo di avviamento dei punti vendita. Ma la passione per le padelle lo riporta presto sui fornelli…
Dopo aver avviato un wine bar in una galleria d’arte in Svizzera, approda al Giardino Segreto in Sabina: un’importante esperienza durata più di 3 anni in un piccolo gioiello culinario nella campagna romana con annesso allevamento di wagyu e orto, dove nulla dall’esterno doveva contaminare la cucina, sostenibile a 360°. Ma poi arriva la visita a Ronchi Rò… e il conseguente trasferimento a Trieste un anno e mezzo fa… ed eccoci qua.
“La cucina di Ronchi Rò è indissolubilmente legata al territorio e voglio che sia così, non è fusion, parlo 4 lingue ma sogno in italiano: e anche la mia cucina” racconta Fares sorridendo.
Gli obiettivi: networking, sostegno del territorio e un nuovo progetto sul vino del Collio
Per Ronchi Rò l’obiettivo è uno soltanto: valorizzare il territorio. Attraverso un racconto coerente fatto di profumi, sapori, panorami, ma anche di persone, esperienze e vini. Il Collio friulano offre colline tutte da scoprire, una cucina variegata che strizza l’occhio alla tradizione oltreconfine, un confine soltanto burocratico ma non geografico e culturale. Per questo Fares e il suo staff hanno compreso l’importanza della cooperazione e del networking, convinti che sia fondamentale creare una rete virtuosa, un circuito in grado di valorizzare l’intera area.
“Il nostro sogno è creare una rete con tutto ciò che offre il territorio, dare suono e colore al silenzio, trasmettere all’avventore la voce del Collio” racconta Fares Issa. Apicoltura, massaggi, passeggiate a cavallo, foraging, tutte attività proposte in collaborazione con aziende partner selezionate con cura e con cui Ronchi Rò ha stretto un forte legame.
“Arriva il turista e noi lo accompagniamo alla scoperta del territorio, facendo da trait d’union con le bellezze del luogo”.
A questa esigenza di racconto si lega indissolubilmente il progetto Wine.
“Ci siamo accorti che c’è tanta domanda e poca offerta, molti chiedono di assaggiare vini e di fare degustazioni ma spesso le aziende non riescono ad accontentare tutte le richieste o a coordinarle nei momenti di massimo lavoro. Noi, in collaborazione con tutti i produttori, vogliamo dare la possibilità di godere del territorio e dei suoi vini portando il Collio dentro Ronchi Rò”.
La produzione di vino e il progetto “Il Cerchio Rosso”
I vini del Collio sono sicuramente una delle massime attrazioni del territorio. D’altronde i vini friulani, i bianchi in particolare, sono tra i più straordinari del pianeta. Eleganza, pienezza, carattere che nascono da un terroir unico nel suo genere grazie alla presenza della Ponca. Ovvero quella particolare conformazione rocciosa che, alternando strati di arenaria e marna, crea un perfetto equilibrio in grado di regolare la disponibilità idrica della pianta mettendola nella condizione di produrre basse rese e vini di grande qualità dalle spiccate caratteristiche di mineralità e sapidità.
Per questo la vigna che abbraccia l’agriturismo – che presto arriverà a due ettari – è stata rimessa in produzione e convertita al biologico, per offrire agli ospiti il suo frutto. Ma non solo. La produzione di Ronchi Rò è molto piccola, e così vuole restare, mentre l’obiettivo più ambizioso è di far assaggiare il Collio intero promuovendo un circuito tra le aziende del territorio. “Siamo aperti ad OGNI forma di collaborazione per creare un’attrazione che possa far diventare il Collio ancor più bello, conosciuto ed ospitale” racconta Fares.
Così nasce il progetto “il cerchio rosso”, con l’idea di portare tutte le etichette del Collio Doc in degustazione a Ronchi Rò. Circa 700 bottiglie per 130 aziende, in carta al ristorante e in mescita a rotazione ma anche protagoniste di un progetto di comunicazione e sviluppo del territorio che vuole proporre le etichette del Collio da un lato e valorizzare dall’altro le visite in azienda e il link diretto con i produttori.
Agriturismo e camere
“Piccolo è bello”
- F. Schumacher
In controtendenza ad un’idolatria per il gigantismo, Ronchi Rò sostiene la virtù della piccola dimensione: la struttura è dotata di soli 5 alloggi le cui finestre rosse si aprono sulle colline cesellate dai vigneti. I boschi di quercia e castagno sono fitti di sentieri da percorrere in bici o a piedi, lungo il saliscendi scontroso dei pendii.
Le 5 camere, spaziose e piacevoli, sono concepite per regalare momenti di relax agli ospiti. Semplici ma curate in ogni dettaglio, offrono servizi che vanno oltre la gestione di un agriturismo e si avvicinano a quelli di una “maison de charme” come, ad esempio, il riordino giornaliero della camera. Dalle finestre rosse, la vigna appare delicata e romantica, un bosco infinito e la Slovenia all’orizzonte.
I servizi
L’agriturismo gode di una posizione privilegiata, tra boschi e vigneti, e infinite sono le esperienze da offrire agli ospiti per far loro “conoscere il territorio”, assioma fondante alla base della filosofia e della mission aziendale. L’esperienza è condimento della bellezza, e sfruttare quanto il territorio offre è un modo per moltiplicarla e rendere indimenticabile il soggiorno a Ronchi Rò e nel Collio friulano.
La raccolta delle erbe spontanee, da degustare poi durante la cena vicino al focolare, la scoperta del microcosmo delle api e delle loro arnie dove viene prodotto il miele in assaggio a colazione, l’esplorazione delle zone circostanti abbinata alla degustazione dei vini caratteristici della regione, il cibo quale scoperta di luogo e cultura. Sono solo alcuni degli ingredienti che compongono l’esperienza proposta da Ronchi Rò. E ancora, cucina outdoor e corsi di cucina all’interno della struttura, trattamenti benessere da godere nel relax della propria camera, passeggiate a cavallo, escursioni e trekking negli 8 ettari di bosco circostante.
Esplorare il Collio a piedi, raccogliendo le erbe eduli che si incrociano lungo il tragitto, cogliendo la stagionalità di quello che offre la natura. Funghi, silene, aglio orsino, asparagi, frutti di bosco, bacche. Condotti da una guida autoctona per svelare gli angoli nascosti dove si possono nascondere i frutti della natura. Imparare a riconoscere, raccogliere e, perché no, anche cucinare!
Il Territorio: il Collio
Una terra di confine dal fascino unico, una mezzaluna fertile che si estende per circa 150 chilometri quadrati, circondata dalle Alpi Giulie, tra l’Isonzo e lo Judrio, e scende fino al mare Adriatico, questo è il Collio. Un crocevia di popoli e culture, di lingue e tradizioni che hanno lasciato la propria impronta nella cucina mitteleuropea di questa terra, dove convivono da secoli elementi friulani, sloveni e austriaci, in un mix di contrasti e fusioni. Un equilibrio armonioso tra uomo e ambiente, tra colline vitate e boschi lussureggianti, tra piccoli borghi, castelli e chiese che si susseguono ordinati in un dialogo perpetuo con la natura, qui ancora protagonista, da vivere in ogni suo colore e in ogni sua sfumatura: dall’argento della montagna al blu del mare. (www.collio.it)