Per chi è già investito:

  1. Per prima cosa svolgere un’approfondita analisi personale sulla propria situazione e capire se in questo momento ci si trova in una reale condizione di necessità finanziaria. Se così non è, la logica che deve guidare le scelte dell’investitore è riassumibile in una frase: finchè non vendo non perdo. Quindi, stare fermi.
  2. Il secondo passo è quello di commissionare un’analisi puntuale del proprio portafoglio di investimenti, possibilmente non da chi lo ha creato, per verificare se il bouquet è adatto a sostenere la situazione economico-finanziaria che si è venuta a creare. Va da sé, ad esempio, che se, per assurdo, avessimo un portafoglio incentrato su investimenti in aziende con sede nei Paesi belligeranti, dovremmo probabilmente pensare a dei correttivi.
  3. Se il portafoglio ha le giuste caratteristiche di bilanciamento e diversificazione, le quotazioni saranno comunque scese e si dovrà pazientare, in attesa che la crisi venga riassorbita. 

Per chi invece si appresta ad investire con nuova liquidità (o nuovo risparmio accumulato sul conto):

  1. Per prima cosa svolgere un’approfondita analisi personale sulla propria situazione (idem come sopra!) e capire per quale motivo reale si intende investire, con quale prospettiva temporale. Se si pensa di avere necessità a breve di denaro liquido, evitare qualsiasi investimento. Sarà anche necessaria un’analisi della “soglia del dolore” ovvero: Quanto si è disposti a sopportare in termini di eventuale diminuzione di valore del portafoglio?
  2. Successivamente sarà necessaria un’attenta analisi finanziaria da parte di un consulente finanziario esperto, per ottimizzare l’investimento
  3. In casi di crisi come questa, l’investimento programmato nel tempo può rivelarsi la scelta vincente: non investire tutto e subito, ma poco e alla volta, spalmando l’investimento su un certo numero di mesi, in funzione delle possibilità e delle evoluzioni del mercato. Questa soluzione guardinga si adatta bene non solo a piccoli investimenti, ma anche in situazioni di importanti disponibilità di liquidità.

In generale, risulta evidente quanto l’aspetto psicologico legato al singolo individuo sia determinante. Non tutti abbiamo la stessa propensione al rischio, le stesse necessità di guadagno. Non investiamo tutti per il medesimo motivo. Spesso le situazioni personali degli investitori sono molto diverse l’una dall’altra. Per questo motivo è compito del consulente finanziario esperto stabilire per prima cosa un legame empatico con l’investitore, per comprenderne davvero il profilo e consigliarlo al meglio nella selezione del portafoglio più adatto.

Silver Magazine